Molte volte il credito insoluto diventa difficile da recuperare a causa di scelte errate durante la negoziazione di un accordo.
Se durante la fase delle trattative si applicano alcuni accorgimenti è possibile capire in anticipo se fidarsi o meno del potenziale cliente: esistono degli strumenti ben precisi (alcuni gratuiti, alcuni no) che ti possono aiutare a verificare la solidità economica del cliente acquisendo informazioni preziose qualora sia necessario avviare una causa giudiziale.
Vediamone alcuni…
- Identificazione del cliente mediante carta di identità o visura camerale.
Dalla visura si apprendono molte informazioni utili sulle caratteristiche dell’azienda e sulla correttezza delle informazioni rese in sede di trattativa.
Con la carta di identità, in caso di persona fisica, oltre ad acquisire dati certi sul cliente, si può dimostrare con certezza in sede giudiziale che la firma apposta dal debitore sul contratto o su altri documenti scritti sia quella reale; infatti la carta di identità contiene la firma del soggetto autenticata da un pubblico ufficiale dell’anagrafe comunale. L’esibizione in giudizio della carta di identità, quindi, consente al giudice di valutare se le contestazioni sulla paternità della firma siano infondate.
- Verifica la validità della partita iva del cliente
Il sito dell’Agenzia delle Entrate consente di verificare la partita iva della persona giuridica al fine di controllare se il debitore sia un’impresa attiva o in liquidazione.
E’ molto importante, infatti, evitare il rischio di concludere contratti con un’azienda in liquidazione.
- Stabilisci in anticipo il metodo di pagamento
E’ solitamente preferibile il pagamento mediante bonifico bancario.
Si sconsiglia il pagamento mediante assegno, dato che per incassarlo è necessario che il conto del cliente sia attivo.
Se il cliente desidera pagare in contanti bisogna prestare attenzione alla legge antiricilaggio: non sempre costituisce un sistema di pagamento sicuro.
- Esegui un’indagine sui protesti del tuo cliente
Nel caso in cui si stia per concludere un affare importante conviene eseguire un’ulteriore indagine, più approfondita: si tratta della verifica degli eventuali protesti subiti dal potenziale cliente, e cioè se ha già emesso assegni scoperti (o non ha pagato delle cambiali) che hanno poi provocato l’azione di protesto.
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La fase successiva si conclude con la redazione del contratto, sottoscritto dal debitore, mediante il quale definire le modalità di lavoro e stabilire i termini essenziali dell’accordo.
La presenza di un contratto, infatti, ti permette di avere un grosso vantaggio nel caso in cui dovesse sorgere una controversia ed evitare il credito insoluto. Nel caso di contestazione della prestazione la presenza di un contratto potrebbe smontare tutte le eccezioni della controparte e velocizzare il pagamento del lavoro.
Avv. Marco Napolitano